La bellezza di una foto è il punto di vista. Certo qualcuno potrebbe dirmi che ci sono altre caratteristiche però scegliere la giusta porzione di realtà, è un’arte.
D’altro canto, scattare minuziosamente ogni angolo non avrebbe senso, diventa un documento catastale piuttosto che una foto.
Ecco perché troviamo i vacanzieri (come li chiamava uno dei miei insegnanti all’università) che scattano centomila foto. E poi, ci sono i professionisti che scattano solo quello che il loro occhio ha selezionato. Hanno trovato la cornice giusta.
Allo stesso modo dovremmo fare con le parole.
Quando siamo agli inizi e conosciamo (direi per fortuna) l’argomento siamo tentati di raccontare tutto quello che sappiamo al pubblico.
Quella voglia di dimostrare che conosciamo l’argomento e che siamo “istruiti”. Sbagliato.
Perché bombardare di parole chi ci ascolta non è mai stata una buona idea. Dovremmo invece scegliere l’argomento, un punto di vista e racchiuderlo in una cornice, in “una foto”.
Questo facilità il nostro discorso e ci aiuta a mantenere chiaro l’obiettivo della nostra presentazione, piuttosto che perdersi in parole infinite. O faremo la fine dei vacanzieri che ti fanno vedere migliaia di foto, ti rompi i cocomeres e perdi l’attenzione.
E tu? Quale “foto” scatti per il tuo prossimo discorso?
Se vuoi conoscere un metodo per scegliere le parole giuste, vai qui: https://go.giuseppefranco.it/parlare230
Giuseppe Franco
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