Difficoltà a parlare in pubblico. Ogni volta che pensiamo al public speaking ed abbiamo difficoltà a parlare in pubblico diventiamo i nostri peggiori nemici.
Saremmo capaci di inventarci le storie più brutte che nemmeno Dario Argento, nella sua fantasia horror, è capace di inventare. Anche perché delle volte quello che inventiamo, è solo un nostro punto di vista. E questo potrebbe mandarci fuori strada o addirittura bloccarci, soprattutto quando tiriamo in mezzo anche il giudizio degli altri.
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Ti elenco di seguito un po di pensieri soliti. Ecco quello che la nostra “simpatica” mente potrebbe pensare:
- Si accorgeranno che sto morendo di paura…
- Diranno che sono un cretino che non sono capace di far nulla…
- Chi è l’imbecille che mi ha scelto per parlare davanti a tutti”
E poi cosa succede altro? Ci uccidono con dei razzi al pomodoro?
Scherzo, io ho pensato anche di peggio 🙂
Difficoltà a parlare in pubblico: il nostro giudizio
Tempo fa ho chiesto ad una mia cliente di valutare il suo livello di nervosismo. Abbiamo utilizzato un numero da 1 a 10 come criterio. All’inizio non è stato facile ricevere risposta. Poi siamo riusciti a trovare un compromesso. Mi ha dato come numero il 9. Un livello abbastanza alto, anche se credevo mi rispondesse 10. A giudicare da come ha descritto la difficoltà a parlare in pubblico.
Subito dopo ho chiesto ai suoi colleghi una valutazione su di lei in pubblico. Anche in questo caso non è stato facile ricevere risposta. Qualcuno non aveva minimamente sospettato o pensato al nervosismo. Alla fine ho ottenuto come numero il 3. Un livello decisamente più basso, un normale e utile nervosismo.
Ho evidenziato questa differenza perché quello che noi percepiamo è diverso all’esterno. Le persone che ti ascoltano in pubblico o che ti stanno guardando hanno un punto di vista diverso. Nel momento in cui parli in pubblico, sei un po’ come un cigno che sta scivolando sull’acqua di un naviglio. Mentre ti parlo, mi viene in mente uno dei tanti che mi capita di vedere ai navigli milanesi.
Il cigno si muove da un lato all’altro del naviglio, agitando le sue zampe per “nuotare”. Noi, da fuori, lo vediamo che scivola con una certa tranquillità. Per lui si tratta spesso di un movimento naturale. Noi, invece, non riusciamo a vedere quale sia lo sforzo stia facendo con le sue zampe.
E lo stesso vale per te quando hai difficoltà a parlare in pubblico. Le persone possono, nei limiti, giudicare quello che sentono e vedono, però non sono capaci di leggere le tue emozioni. Non riescono a vedere il tuo nervosismo. La differenza tra quello che immagini tu e quello che percepiscono gli altri è alta. In alcuni casi immaginiamo cose totalmente diverse o lontane. Al punto di farla diventare una fobia di parlare in pubblico.
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Bocca secca, batticuore e voce tremante: cosa fare?
Di seguito, ti riporto 3 esempi di sensazioni frequenti delle differenze:
1 – La bocca asciutta. Intendo quella sensazione di batuffolo di cotone in bocca :). Ognuno da la definizione che preferisce, però il risultato è lo stesso. Credi di non riuscire a pronunciare le parole. In realtà, qualche parola non viene pronunciata bene. Si tratta di qualche parola, ma non è tutto il discorso.
2 – Il batticuore. Il super batticuore, comprendo, è una sensazione assurda. Hai quasi l’impressione che il cuore voglia “spaccare” il torace. Una sensazione che ho vissuto in prima persona con la mia ansia di parlare in pubblico. D’altra parte, saprai anche tu che è difficile vedere il tuo battito. Nessuno riuscirà ad intuire l’aumento di battiti cardiaci e di conseguenza capire il tuo livello di nervosismo. Neanche un cardiochirurgo credo possa riuscirsi. Ammesso che non si chiami Clark Kent (in arte superman) e riesca ad oltrepassare i vestiti con la super vista 🙂
3 – La voce tremante. Nel momento in cui ci avviciniamo ad un palco la voce tende a scendere di volume. Questo è vero. Il livello varia anche in relazione a come stiamo vivendo noi la paura. Spesso si tratta “semplicemente” di un minimo di abbassamento della voce. Non sempre corrisponde ad un vero e proprio tremolio. Per cui l’abbassamento non è percepito dell’esterno. Tranne dalle persone che magari ti conoscono personalmente. La maggior parte non sa qual è il tuo livello di voce in pubblico. Siamo noi a crearci una scenario diverso e lontano dalla realtà.
Ti stai rendendo conto quante volte siamo noi ad essere i peggiori nemici per la nostra paura? Come hai potuto leggere qualche riga fa, può capitare di ingigantire le sensazioni che proviamo. Ad esempio la bocca asciutta o secca, il batticuore e la voce tremante. Emozioni o sensazioni che non sempre vengono percepite dall’esterno.
Bada bene, non sto dicendo che non ci sia l’ansia quando si parla in pubblico. Altrimenti non mi sarei mai sognato di ideare il Metodo 4S. Intendo dire che molte volte tutte quelle sensazioni catastrofiche che abbiamo, dall’esterno sono percepite in modo diverso.
Se vuoi, puoi dare un’occhiata anche al video che ho creato:
La consapevolezza quando devi parlare in pubblico
A questo punto potrai chiederti: come parlare in pubblico senza emozionarsi? Allora, considera che nel 99% dei casi, quello che percepiscono le persone dall’esterno è sempre più basso. Sono lontani rispetto le immagini che ci fa vedere o sentire la nostra paura. Capire la differenza, ti aiuta ad affrontare meglio la difficoltà a parlare in pubblico. Sarai d’accordo anche tu che abbattere una cattedrale di paure rispetto ad una piccola capanna in un deserto sia diverso?
Parlare in pubblico, trucchi?
Il percorso per affrontare la paura, inizia proprio quando decidi di guardare “in faccia” la paura. Quando fuggiamo, rendiamo tutto più complesso. Una normale emozione, diventa un mostro ingestibile. Per cui, prima di tutto, bisogna acquisire consapevolezza. Conoscere la differenza tra quello che pensi tu e quello che pensano gli altri.
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Giuseppe Franco
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