Ognuno di noi penso abbia in mente qualcuno che quando parla fa un uso eccessivo di parolacce.
Intendiamoci, personalmente non ho nulla contro le parolacce. Il punto è che il troppo, come si dice, storpia. Il turpiloquio eccessivo fa perdere l’essenza di quello che stiamo dicendo.
Mi ricorda quelle volte che ho bruciato una torta e per nascondere l’odore di bruciato ho utilizzato chilogrammi di zucchero a velo.
Perché faccio questo paragone?
Perché sino a ieri mi sono trovato davanti ad un video di ipotetico esperto di business che nei suoi video, ogni 3 secondi, usava una parolaccia e urlava come Sgarbi nelle sue esibizioni televisive.
Comprendo che una parolaccia, ogni tanto, potrebbe evidenziare meglio un concetto. Il punto è che il concetto dovrebbe esserci e non mascherato dal turpiloquio.
Quello che assistiamo spess, invece, sono delle nozioni banalissime piene zeppe di parolacce perché si è pigri e poveri di linguaggio. Non si riesce a catturare l’attenzione in altro modo.
L’abilità di una persona capace a parlare in pubblico è quella di portare nozioni importanti, caricarle di significato, scegliere accuratamente parole e sinonimi senza chiedere continuamente aiuto alle parolacce (almeno trovare dei sinonimi)
Ripeto, non ho nulla contro le parolacce ma sono a sfavore di tutta quella povertà linguistica di un video o discorso in pubblico che dimostra la pigrizia comunicativa dello speaker.
Cosa ne pensi?
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Giuseppe Franco
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