Non riuscirò mai a capire le tecniche mimetiche studiate dalle donne.
Quando da adolescente cercavo la tuta nell’armadio, non riuscivo a vederla.
Poi arrivava mia madre e diceva: “Giuseppe, non la vedi? È davanti ai tuoi occhi!”
I soliti uomini? Ok, va bene.
Ma se passiamo dall’armadio alla vita, la vicenda si fa più complessa, riguarda sia uomini che donne.
Succede continuamente quando si discute, soprattutto quando ci sono tematiche ideologiche.
Non riusciamo a guardare oltre ai nostri occhi.
Una classica chiusura mentale. La prigione della mente.
Quando stiamo parlando in pubblico dovremmo imparare ad andare oltre.
Invece di fare come me che non trovavo la tuta, pur avendola davanti agli occhi 🙂
Potrebbe succedere che il pubblico veda secondo prospettive diverse, ma siamo noi a doverli guidare.
I ragionamenti che abbiamo fatto noi nel pensare ad un concetto potrebbero avere altre strade nella testa di chi ci ascolta.
Non è un errore averlo fatto ma dobbiamo essere pronti a metterci in discussione e partire con un discorso efficace e convincente sin dall’inizio.
Facendo subito lo sforzo di iniziare a guardare i contenuti con altri occhi che non siano solo i nostri.
Oppure saremo sempre e solo prigionieri della nostra mente.
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Giuseppe Franco
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