Non trifolare le parti intime di chi ci ascolta è uno degli obiettivi che tutti (o quasi) vorrebbero quando parlano in pubblico.
Perché annoiare gli altri non piace a nessuno. Vale anche per chi dice “a me non frega nulla degli altri”.
Il problema è che ci sarà sempre qualcuno a cui non piaceremo, che contesterà quello che diremo e si annoierà nonostante abbiamo cercato di fare del nostro meglio.
Il punto però è cercare di fare davvero del nostro meglio invece di selezionare contenuti pesanti e monotoni come la goccia d’acqua del rubinetto, di notte (rendo l’idea?).
Consideriamo quindi i tre elementi base di una presentazione:
- Logos (Logica)
- Pathos (Emozione)
- Ethos (credibilità)
dovranno essere bilanciati.
Senza entrare nei singoli elementi perché avremmo bisogno di un lungo approfondimento, uno degli elementi fondamentali è il Pathos. Ovvero riuscire a coinvolgere con emozioni.
Ad esempio, raccontare storie di persone reali, usare l’umorismo e presentazioni multimediali che rendono meno statica la presentazione.
E non basta, perché poi bisogna mantenere un equilibrio con gli altri due elementi: Logos e Pathos:
- Logos – Le storie e gli aneddoti hanno un filo logico o abbiamo esagerato perdendo il senso del discorso?
- Ethos – Siamo credibili o autorevoli? Abbiamo prove e fonti per dimostrare quello che stiamo dicendo.
Mantenere un equilibrio tra i tre elementi è importante per coinvolgere la maggior parte del pubblico.
Nessuno vorrà mai ascoltare una presentazione dove si parla solo di fonti e ricerche ma nemmeno storie senza dimostrazioni o logica di quello che raccontiamo.
Per cui occorre selezionare contenuti e fonti in equilibrio con delle storie coinvolgenti.
Nel caso volessi capire come creare storie per il tuo pubblico, ne parlo in questo corso: https://go.giuseppefranco.it/story
Giuseppe Franco
Ultimi post di Giuseppe Franco (vedi tutti)
- 4 Motivi per cui la TIMIDEZZA è una forza? - 11 Aprile 2024
- 8 Errori FATALI di comunicazione? - 4 Aprile 2024
- 3 Pilastri del Public Speaking? - 2 Aprile 2024