La moderazione di un dibattito o di una conferenza non è una cosa semplice, anche se spesso viene svenduta e semplificata in due parole: “Che ci vuole, accendi il microfono, presenti gli ospiti e li lasci parlare”. Con la stessa semplificazione potrei dire: “Che ci vuole a fare una pizza, prendi la farina, l’acqua e poi lasci lievitare”.
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro per capire che ogni attività necessita di esperienza e conoscenza. In più occasioni ho parlato su come moderare un dibattito e la presentazione degli ospiti (anche detto: panel degli speaker). Ci sono diverse correnti di pensiero tra chi preferisce evitare perché tanto le persone hanno il programma per leggere chi sono gli ospiti. E chi invece ritiene che le presentazioni siano sempre necessarie.
Una risposta unica non esiste perché dovremmo valutare il contesto e come è stato organizzato l’evento. Comunque mi preme evidenziare tre degli errori più frequenti che rovinano una presentazione e ci fa sembrare come il ticchettio di un punteruolo negli stinchi di chi ti ascolta:
- Leggere la biografia
Lo speaker ci ha mandato la biografia o il curriculum e noi la leggiamo per intero. Una rottura di coyotes infinita. Dobbiamo trovare uno o due frasi sintetiche e significative per presentare l’ospite. Niente di più. - Uguale lunghezza
Evitiamo i favoritismi nella lunghezza della presentazione. Se abbiamo letto due righe per un ospite, mantieniamo una lunghezza simile anche per l’altro ospite. Anche se c’è sul palco il più figo del mondo. Sei un professionista e non il solito lecchino sul carro dei vincitori. - I titoli mancanti
Quando presentiamo degli ospiti per nome e cognome, deve valere per tutti. Non possiamo chiamare un ospite per nome, l’altro per cognome e poi qualcuno per nome e cognome. Lo stesso vale per i titoli (dottore, signore, signora etc).
Questo significa che per moderare un convegno è opportuno prepararsi e studiare il formato dell’evento e gli ospiti che incontrerai. Come succede per un direttore d’orchestra che sceglie andamento, tempo e dinamiche dell’intero componimento musicale, anche noi dovremmo farlo durante la moderazione.
Giuseppe Franco
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