Se una ragazza parla delle giornate in spiaggia e il ragazzo continua a raccontare di come si diverte in montagna, abbiamo due problemi:
- Tra poco parlerà da solo
- L’empatia non esiste
Tralascia i miei esempi spartani ma è solo per dire che l’empatia è quella capacità di porsi nella situazioni di un’altra persona.
Mi sembra evidente che nell’esempio che ho fatto, non esiste nessun tipo di empatia.
Molti speakersss si comportano allo stesso modo: credono di sapere già cosa vuole il pubblico.
Alcuni addirittura non ci pensano nemmeno ed entrano di diritto nella categoria galletti senza pollaio.
Invece i benefici dell’empatia sono diversi:
- Persone che ascoltano in modo più intenso a quello che dici
- Partecipanti più attivi
- Commenti positivi: “Il tuo discorso mi ha dato esattamente ciò di cui avevo bisogno”
- Ti sentirai più sicuro
- Risate nei momenti appropriati, entusiasmo ed occhi lucenti
Lo speaker empatico è quello che rimane più impresso.
Se invece continuiamo a parlare per i fatti nostri, allontaniamo le persone.
Al massimo potranno avere gli occhi lucenti, ma è una fase del sonno veglia perché si sono rotti i coyotes.
Invece dovremo tenere conto di che tipo di pubblico avremo, cosa apprezzano e cosa detestano.
Ogni discorso pubblico va preparato seguendo questi criteri ben precisi o faremo la fine dei galletti senza pollaio.
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Giuseppe Franco
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