Spesso non c’è una grande differenza tra parlare da soli che col pubblico.
Intendiamoci, la differenza c’è ma siamo noi a non comunicare correttamente.
Sembriamo delle marionette manovrate da un gatto spaventato.
Ed è il caso di Pinko Pallo (rende come nome di fantasia) che mi dice, più o meno, questo:
“Giuseppe, quando parlo mi perdo con le parole, poi mi correggo, aggiungo termini in più. Vorrei sembrare più intelligente ed eloquente quando parlo ed invece…”
Trota maledetta, questo è molto comune soprattutto quando ci approcciamo davanti ad un pubblico.
Sostanzialmente le motivazioni sono due:
- Ansia e paura di parlare in pubblico
- Spiegare a se stessi
Seppur la prima potrebbe sembrare quello più ovvia e della quale ho parlato diverse volte, la seconda è decisamente più preoccupante.
Il motivo è perché molte persone tendono a spiegare a se stesse un’idea o un concetto piuttosto che comunicarlo agli altri.
Ripeto con altre parole: cerchiamo di capire un concetto poco chiaro per noi invece di trasmetterlo agli altri.
La soluzione richiede impegno poiché dovremmo allenarci prima di andare davanti ad un pubblico. Parlare dell’argomento scelto per alcuni minuti al giorno, facendo domande e rispondendo per testare la propria conoscenza.
Un processo che ci porterà a rafforzare i muscoli mentali coinvolti nel discorso, ci renderà più sicuri e pronti per comunicare il messaggio agli altri.
Se poi sei come quelli che dicono “di avere tutto in mente senza provare” oppure “sono anni che faccio questo mestiere” senza distinguere la differenza tra conoscere un argomento e comunicarlo, allora ignora quanto scritto finora.
Altrimenti, per approfondire, segui questo corso: https://rebrand.ly/discorsopubblico
Giuseppe Franco
Ultimi post di Giuseppe Franco (vedi tutti)
- 4 Motivi per cui la TIMIDEZZA è una forza? - 11 Aprile 2024
- 8 Errori FATALI di comunicazione? - 4 Aprile 2024
- 3 Pilastri del Public Speaking? - 2 Aprile 2024