Voce da leader: la tecnica del faro?
(Trascrizione) Come avere una voce da leader? Soprattutto che cosa significa avere una voce da leader? Una voce che rassicuri che possa guidare gli altri.
Per rispondere a questa domanda ho chiesto supporto a Giuseppe Urzì che si trova in Sicilia ed è un allenatore vocale. Con lui abbiamo parlato della “Tecnica del faro”…
“Bene, pensavo stamattina che è carino vederla da un punto di vista poetico. Io ho un’immagine in mente quando penso alla voce del leader e penso a qualcosa che in realtà non fa parte del mondo del suono ma del mondo dell’immagine.
Per rendere questa cosa più chiara, penso a un faro, a un bel faro luminoso che guida le persone verso il proprio corpo. E la voce del leader è così. In fondo il leader è così, è un faro è un soggetto è una persona che guida verso di sé le persone”
Poi, ho anche chiesto una piccola “ricetta” da seguire se vogliamo avere in qualche maniera una voce da leader…
“Visto che i parametri fondamentali attraverso i quali la voce si misura sono quattro: punteremo su questi quattro parametri. I parametri sono: il volume, l’altezza, il timbro e il ritmo.
Volume.
Come è il volume di un leader? Lo dicevamo poco fa, il volume deve essere ben udibile ma come una luce che guida le persone. Non deve essere accecante, quindi una voce ben udibile ma non esageratamente presente.
Intonazione.
La prima caratteristica dell’intonazione della voce di un leader è che deve essere varia, deve divertire, deve intrattenere quindi deve essere gradevole da ascoltare. Il contrario della monotonia.
Quindi udibilità per quanto riguarda il volume, secondo, intonazione varia quindi varietà (il contrario della monotonia). Quindi ricchezza di espressione.
Timbro.
Il timbro dovrebbe essere gradevole. Chiaramente il timbro è una cosa, un “fatto” molto complesso, diciamo connaturato alla persona e non è una cosa semplicissima cambiarlo ma si possono fare diverse cose per renderlo più gradevole.
La voce comunque deve essere, dovrebbe essere il più gradevole possibile.
Ritmo.
Il quarto aspetto ha a che fare con il ritmo, anche qui andiamo verso la varietà. Quindi un ritmo vario ma ordinato e a seconda di che cosa si vuole trasmettere.
Il ritmo deve essere un po’ più veloce o un po’ più lento. Quindi per indurre entusiasmo -brevemente – per indurre entusiasmo. Dobbiamo andare verso ritmi più veloci, per indurre autorevolezza.
Per rafforzare un concetto bisogna andare invece verso i tempi un po più lenti, tutto visto però in maniera molto ordinata senza disordine, senza pause riempite con “e” “o” “a” e cose di questo genere”.
Riepilogando i punti sono?
“Il volume, L’altezza, il ritmo ed il timbro. E ne aggiungerei anche un quinto che è molto importante e che è la scansione e la pulizia. Quindi quanto le parole sono pulite e perfettamente pronunziate, scandite perché questo può avvantaggiare la persona che parla o invece compromettere la sua prestazione.
Tutto ciò che non è chiaro nella parola, probabilmente non è chiaro neanche nell’individuo ecco che chi ci percepisce, chi ci ascolta e prova che alcune parole non sono pronunziate in maniera chiara, avrà come dire la tendenza a estendere questa caratteristica a tutta la persona.
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Giuseppe Franco
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